Il Fazzini-Mercantini al "Torneo della disputa"
Lo scorso 16 febbraio - nella sala del Consiglio Provinciale di Fermo, gremita di autorità e rappresentanti delle istituzioni, avvocati, studenti e insegnanti - si è tenuta la presentazione della terza edizione del progetto "Torneo della disputa", promosso dall'Ordine degli Avvocati di Fermo su proposta del Consiglio Nazionale Forense.
Il progetto - che quest'anno coinvolge cinque scuole del Fermano, compresa la nostra - prevede che gli studenti si mettano alla prova con la metodologia del debate, in un percorso di formazione guidato dagli avvocati del Foro di Fermo e volto a farli argomentare e contro-argomentare in un vero e proprio torneo a squadre, dapprima provinciale e poi regionale e nazionale, attorno a una tematica di attualità. Quella estratta per l'edizione di quest'anno si riassume in una celebre tesi del filosofo Francesco Bacone: «Non possiamo comandare la natura se non obbedendole». Il nostro Istituto aderisce a questo progetto sin dalla prima edizione, nella convinzione che il suo valore stia innanzitutto nel fatto di promuovere nei ragazzi la capacità di confrontarsi con l'altro in maniera costruttiva, grazie all'acquisizione di adeguati strumenti linguistici, logici e argomentativi, all'insegna di un approccio comunicativo contrassegnato da correttezza e rettitudine.
Quest'anno, a rappresentarci è la classe 5A del Liceo delle Scienze Applicate, sostenuta dagli avvocati "allenatori" Gradassi e Melograni e dal prof. Clemente. Per l'occasione i ragazzi hanno inoltre realizzato un motto e un logo che ci piace condividere.
Il motto è "Comprendere per conoscere, conoscere per comprendere". Un chiasmo, dunque, che sta a indicare l'intreccio tra due attività assolutamente essenziali per l'essere umano. Da una parte, infatti, non si dà conoscenza, sapere, dibattito senza la comprensione del punto di vista altrui. Dall'altra, non si dà autentica comprensione senza conoscenza, senza sapere: comprendiamo l'altro, ne comprendiamo il punto di vista, se ci documentiamo, se studiamo, se ci impegniamo. In questo senso, comprensione e conoscenza servono a instaurare un confronto con l'altro che non sia viziato da violenza e sopraffazione.
A questo motto si collega il logo che gli studenti hanno realizzato con il prezioso aiuto della prof.ssa Celani. L'intera composizione ruota attorno a un gioco di specchi tra due ballon: quello della comprensione - contrassegnato da una lettera C arancione - e quello della conoscenza - contrassegnato da una C simmetrica e rovesciata, di colore verde. I ballon vorrebbero stare a significare il senso del confronto tra opinioni divergenti: il fatto che ogni opinione ha bisogno dell'altra per prendere consapevolezza di sé. E questo all'insegna dell'infinito rinviarsi a vicenda della conoscenza e della comprensione.
Auguriamo agli studenti coinvolti un sereno lavoro. E che sappiano prendere il meglio da questa esperienza.